Ad un primo affrettato esame i dipinti di Pasquale Celona appaiono facilmente leggibili nella loro diafana costruzione, così piena di luce con colori delicati e vari.
Danno la sensazione di creare un’atmosfera tranquilla, serena, quasi ovattata.
Ma ad una attenta verifica si evidenzia che l’apparente semplicità dei dipinti è solamente nella forma, non nel contenuto; i soggetti non sono immobili ma danno la sensazione di scivolare, quasi di fluttuare nell’atmosfera. Essi, filtrando nella memoria di antichi ricordi, riemergono nella mente dell’autore spinti dai remoti recessi dell’inconscio, ove sono rimasti latenti e appaiono in attimi fugaci di sensazioni oniriche, forse già vissuti in un salotto di una vecchia zia che mette in mostra “ il servizio buono”, come nelle poesie di Gozzano; o il ricordo del mare, visto da lontano, in modo da confondere le bianche vele con il Volo di gabbiani.
Quindi un’arte pensata, sofferta, quasi emblematica.
Però in Pasquale Celona è tutto il dipinto che va “interpretato”; tutta la costruzione oscilla sempre tra sogno e realtà; la sua semplicità apparente è un ingegnoso artificio con il quale l’artista vuole indurre il pubblico ad affrontare concetti profondi e tematiche sottili. L’artista naviga nel mare procelloso della pittura con passo sicuro e cerca di chiarire, attraverso la sua arte, le sue idee. L’arte deve esprimere la cultura – egli scrive –, e poi continua – bisogna recuperare il gusto della contemplazione, l’amore per l’ordine naturale delle cose.
La sua dunque non è solo una “buona e bella pittura”, ma è anche il condensato del suo pensiero filosofico che si prime nel concetto ideale del bello nell’arte.

 

THE CULTURE OF BEAUTY IN PASQUALE CELONA
by Domenico Pugliese, 1996

At a first glance Pasquale Celona’s paintings, which draw the viewer into a quiet atmosphere by way of their subtleness, lightness, and delicate hues, appear to be easy to read. At a closer look, however, we may realise that their simplicity is only in form. not in content. The artist’s subjects are not immobile, but rater seem to fluctuate in the environment created through painting. They revive old memories that have almost turned into oneiric visions in our mind, and arouse feelings such as those described by Guido Gozzano in his poems. All this is
triggered, for example, by the Flight of the Seagulls, in which the birds visually blend with the white sails in the background. Celona’s art reveals the thoughtfulness of its author, and is in a way emblematic. Indeed, Celona’s paintings need to be interpreted as they are always in
between dreams and reality. Their apparent simplicity of these images is an artifice through which the artist aims to arouse some reflection, in his audience, on the ideas he conveys visually. Art should mirror culture’, he remarked, ‘and we ought to rediscover the pleasure of contemplation as well as love for the natural order of things’. Celona’s painting, therefore, not only is ‘good and beautiful painting’, but also the visual expression of his thinking, adhering to the philosophical ideal of beauty in art.